“A Terni aumentano i gesti di violenza e le parole cariche d’odio, mentre si riducono gli spazi di serenità, di dialogo e di fiducia reciproca. Oggi sembra ci siano più motivi per indignarsi che per gioire, più parole per ferire che per costruire”. Così l’On. Valeria Alessandrini, Vicesegretario vicario della Lega Umbria.
“Condanniamo con fermezza il gesto vile e inaccettabile del fantoccio appeso a testa in giù ed esprimiamo la nostra solidarietà a Stefano Bandecchi. Allo stesso tempo, riteniamo che tutti, amministratori compresi, debbano contribuire a stemperare il clima con parole e atteggiamenti improntati al rispetto reciproco. Le istituzioni hanno il dovere di dare l’esempio e di essere punto di riferimento per la comunità, soprattutto nei momenti più difficili.
È tempo di fermarci e riflettere, tutti, cittadini, istituzioni, scuole, famiglie, sul senso profondo della convivenza e della responsabilità collettiva. Serve un impegno reale, che parta dal linguaggio, dai comportamenti quotidiani, dal modo in cui parliamo e ci relazioniamo.
Le istituzioni e gli insegnanti devono essere in prima linea nel condannare con forza ogni forma di violenza e di disumanizzazione, non solo quando riguarda i grandi conflitti del mondo, ma anche quando si manifesta nei piccoli gesti di odio che avvelenano le nostre comunità. Perché è da quelle piccole crepe che si aprono le fratture più grandi. Da domani mi aspetto che nelle scuole, nei luoghi istituzionali, nelle sedi di rappresentanza e nelle aule delle nostre assise comunali e regionali si prendano con coraggio le distanze da simili comportamenti, e che si educhi, con l’esempio prima che con le parole, al rispetto, alla consapevolezza, alla dignità umana.
Solo riscoprendo il rispetto reciproco potremo restituire a Terni la serenità che merita. E io mi impegnerò con tutte le mie forze perché Terni e i ternani tornino a essere un esempio di civiltà, di solidarietà e di umanità. Perché la nostra città merita di essere ricordata per la sua forza, non per la sua rabbia”.

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